mercoledì 18 maggio 2016

Di sindaci e prestanome.

Di sindaci e prestanome.

La volta scorsa (link: http://raccontidiggia.blogspot.it/2016/05/di-massimi-e-minimi-sistemi.html ) abbiamo affrontato l’argomento della democraticità interna del MoVimento 5 stelle (da qui in avanti M5s) e di chi in effetti comandi al suo interno. Oggi parleremo della sua democraticità e rispondenza ai valori costituzionali all’esterno del partito M5s, riferendoci in particolare ai comuni e ai sindaci.
Partiremo da una notizia uscita pochi giorni fa: Il candidato sindaco m5s a Bologna Massimo Bugani ha detto (vedi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/05/15/candidati-grillini-pronto-il-contratto-con-la-casaleggioBologna02.html?ref=search ) che lui e gli altri candidati M5s, come quelli di Roma ( vedi http://www.repubblica.it/politica/2016/05/18/news/grillo_o_vinciamo_in_un_anno_o_a_casa-140054957/?ref=HREC1-3 ) hanno firmato un contratto con la Casaleggio & associati (da qui in avanti C&A) in cui si impegnano a far passare per la C&A tutti i documenti e le delibere e le nomine del Comune e in cui si impegnano anche a pagare, in caso la C&A li ritenga inadempienti rispetto al programma e al codice etico del M5s, una penale da 150 mila euro.
Lo stipendio del sindaco di una grande città è, all’incirca, sui 4000 euro al mese e quindi questi signori si sono impegnati a pagare alla C&A una multa che corrisponde a 3 anni di stipendio.
E quindi, questi candidati sindaci del M5s, comanderanno le loro città coi poteri di un sindaco e rappresenteranno i cittadini della loro città facendolo?
Se tutti i loro atti e le loro delibere dovranno obbligatoriamente passare per la C&A e se, disobbedendo al parere della C&A loro saranno passibili di una multa pari a 3 anni di stipendio, possiamo pensare che questi signori saranno liberi di governare nel modo che riterranno migliore? Evidentemente no, direi.
E quindi, chi governerà davvero queste città, nel malaugurato caso di una vittoria di questi candidati? A governare sarà il fantomatico staff della C&A e non il sindaco regolarmente eletto o il consiglio comunale rappresentante della totalità dei cittadini.
La legge italiana permette che il governo di una città sia demandato a una ditta privata? No.
È quindi regolare o legale quello che queste persone candidamente ammettono o rivendicano? No, evidentemente.
La C&A è una ditta privata, e come tutte le ditte appartenenti a privati, ha un solo fine. Questo fine è il profitto dei suoi soci. Ora, perché la città di Bologna o la città di Roma o qualunque altra città italiana dovrebbero essere governate da persone non elette e non responsabili dei loro atti, la firma sarebbe naturalmente sempre quella dei sindaci, che non rispondono delle loro decisioni ai cittadini, ma ai soci di una ditta che cerca il profitto?
Ma è un sindaco chi ammette di non voler governare la città, ma solo di voler prendere ordini da qualcun altro di non eletto? Conosciamo noi in Italia qualcuno che abbia fatto qualcosa di simile?
Sì, certo. Quando la Mafia, o la Camorra o qualunque altra entità del crimine organizzato vuole fare affari con un’azienda o cerca di governare un comune, lo fa in proprio? No, non può. E allora cosa fa? Mette al posto di comando un prestanome. Il prestanome è un incensurato, una persona che ha tutti i requisiti per accedere al titolo di sindaco o per dirigere un’azienda che possa partecipare alle gare di appalto, il prestanome è la maschera che la Mafia indossa per lavorare nel mondo civile, il prestanome è il burattino che nasconde dentro di sé la mano della Mafia che lo muove.
Bugani, Raggi, Brambilla e Corrado, quello che è candidato a Milano e che sembra, lombrosianamente parlando, un dirigente Fininvest degli anni ’80, non sono quindi candidati sindaci, ma meri prestanome di una ditta che aspira, illecitamente, a governare degli enti pubblici come i Comuni e poi, chissà, anche tutto lo Stato.
È possibile accettare questo? Lo Stato Italiano può permetterlo?


Naturalmente, anche oggi, sarei molto contento di rispondere a chiunque volesse commentare questo post, anche per dissentire, solo con moderazione ed educazione.

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