mercoledì 19 maggio 2021

Demoniaca.

 

1. Nella locanda.


Si erano fermati solo per un boccone e una birra, non volevano certo passarci la vita in quel paese abitato dalla famiglia Fetusu di Chi l'ha visto, ma non avevano considerato la Coppa Italia. Atalanta e Juve dovevano avere una densità di tifosi del 110% in quel maledettissimo pidocchioso cesso di paese.

Lasciarono l'auto a una certa distanza dalla porta, nella parte più in ombra del piazzale davanti al bar, pub, mescita di vini, osteria o bettola che la si volesse chiamare. Entrarono nel locale che sembrava un incrocio molto ben riuscito tra il Titty Twister e l'Agnello sgozzato e si sedettero a un tavolino di legno che un buon archeologo avrebbe potuto datare con la dendrocronologia all'epoca più buia del periodo più nero del Medio Evo. In tivù, incredibilmente uno schermo piatto e non un tubo catodico avanzato dagli esperimenti nazisti delle olimpiadi di Berlino, Pirlo festeggiava impazzito per l'unico straccio di trofeo vinto dal suo squadrone.

Salve” disse la barista che sembrava Pirlo senza barba, “Cosa desiderate?”

Guido guardò Agata e disse: “Vorremmo due birre medie e qualcosa da mettere sotto ai denti, per favore.”

Ho dell'arrosto con patate.” disse la donna guardandoli con sospetto. Magari li aveva presi per rapinatori in fuga.

Ottimo” disse Agata. Poi, mentre aspettavano la loro cena, guardarono la gente. Tutti abbastanza giovani, nessun vecchio. Guardavano la televisione senza partecipare assolutamente alla gioia dei rubentini allo stadio, eppure in Italia la Juve smuove sempre i cuori dei tifosi, in un modo o nell'altro. E invece niente, una massa di zombie che guardavano i festeggiamenti senza alcuna reazione. Sembravano spaventati, come se loro fossero stati dei rapinatori.

Ce li hai dei soldi?” chiese lei.

Sì.” disse lui, e dalla tasca del giaccone che aveva appoggiato ripiegato sulla panca vicino a lui, tirò fuori una mazzetta di banconote da 50euro ancora chiusa nella sua fascetta.

Ma non bisognerebbe aspettare mesi prima di spenderli?” disse lei.

Ho solo questi.”

Noi siamo troppo scemi per fare i ladri,” gli disse lei citando un film che lui non parve riconoscere, “noi al massimo dovremmo andare a lavorare”.

Lui le sorrise e disse: “Ci vorrà anche una bottiglietta d'acqua per la commessa.

Per me quella puttana può anche morirci di sete là dentro.” gli rispose Agata con una smorfia di disgusto “Ha tentato di schiacciare il tasto segreto.”

Lui la guardò con una smorfia buffa e disse: “È il suo lavoro, dopotutto” e poi la baciò. “Siamo ricchi, Agata, ricchi.”

E siamo in fuga, Guido, in fuga.”

In fuga, io, te e quella troia di cassiera, una è di troppo.” disse acida lei e poi cominciarono a mangiare l'arrosto portato dalla barista. Era davvero brutto, ma morbido e gustoso. Anche le patate andavano bene, solo un po' unte.

Poi, poco prima di mezzanotte, mentre la gente intorno sembrava raggomitolarsi nel terrore come i buzzurri di un film su Frankenstein, Guido chiese alla barista se gli poteva dare una bottiglia d'acqua per il cane in macchina.

Ma gliela portate adesso?” chiese la donna che sembrava sul punto di farsela sotto.

E quando, scusi?” chiese lui tra lo spazientito e il divertito.

Perché è quasi mezzanotte.” disse la donna, e poi, dopo essere stata sul punto di dire qualcos'altro, si zittì e andò a prendere la bottiglia.

Guido pagò con il biglietto di banca nuovo fiammante ed ebbe in cambio un paio di biglietti sgualciti e poi uscirono.

Ora le do l'acqua e andiamo.” disse Guido, ma Agata gli poggiò una mano sul braccio e disse: “Aspetta, potrebbe tentare di scappare.” disse lei, “Io gliela do e tu le punti il ferro addosso.”

Va bene.” disse lui guardandosi intorno, no, non stava uscendo nessuno dal bar, e poi tirò fuori dalla giacca una pistola automatica su cui cominciò ad avvitare il silenziatore.

Arrivati all'auto Agata aprì il baule e rimase per un attimo interdetta. La donna non era legata e imbavagliata, era seduta e le puntava una pistola in faccia. Mollò la bottiglietta che cadde a terra rimbalzandole dolorosamente su un piede e si voltò verso Guido con gli occhi e la bocca a formare tre O. Guido piegò la testa da un lato sorridendo e disse: “Una di voi è di troppo.” e sparò ad Agata al cuore. Precisamente a mezzanotte.

E fu allora che cominciò il delirio, fu allora che i demoni invasero la terra.

Naturalmente Guido non lo sapeva, vide solo una strana nebbia luminosa e rossastra avvicinarsi controvento e coprire il corpo di Agata. E poi iniziò.


CONTINUA...

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