lunedì 25 aprile 2016

Ultimo (si spera) scritto sul Polcevera.

Tutto è bene quel che finisce bene?

Stamattina sono andato di nuovo, dopo due giorni di assenza, sul ponte sul Polcevera di cui vi ho già detto nei giorni scorsi. Come al solito mi accompagnava il buon Peste, il mio piccolo levriero italiano che sempre è venuto con me a vedere quale fosse la situazione.
Ed ecco cosa ho visto oggi. Il torrente era più pieno d’acqua degli altri giorni, è piovuto un po’ un paio di giorni fa, ed era totalmente pulito. L’acqua era completamente limpida e scorreva cristallina verso il mare (solo una volta ho visto una macchia iridescente grande sì e no come un pugno), e il fondo, che gli altri giorni appariva impiastricciato di materiale marrone e viscido che potevano essere alghe morte, ma che molto più probabilmente era petrolio, era invece totalmente pulito.
Alcune alghe verdi si muovevano nella corrente e, cosa che assolutamente non mi aspettavo di vedere, anche due gruppi di piccoli pesci nuotavano nelle vicinanze del ponte.
Più a monte ho visto operai che continuavano il loro lavoro di ripulitura e, sulla strada sul lato destro del torrente, quella che le auto seguono andando verso il centro, erano parcheggiati quattro camion che dovevano raccogliere evidentemente la sabbia e le pietre contaminate dal petrolio.
Ecco, questo è quello che ho visto stamattina e non penso proprio che ci sarà più il bisogno di raccontarvi la situazione del Polcevera, essendo essa tornata, a mio giudizio, alla normalità.

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